Perché i nostri figli non ascoltano mai? Ecco qualche consiglio utile!!

Perché i nostri figli non ascoltano mai?

Chi è genitore sa esattamente cosa significhi dover lottare con dei figli che non ascoltano, non fanno quasi mai ciò che chiediamo loro e spesso agiscono di testa propria ignorando quanto chiesto! Tutto ciò, soprattutto se perdura nel tempo, diviene alquanto frustrante e fonte spesso di rabbia e rancore, che se non gestito adeguatamente viene poi ingiustamente riversato sui figli stessi. Ecco, quindi, che ci si interroga anche con altri genitori sul perché i figli non ascoltano e su come sia possibile risolvere tale problema. In tal senso mi piacerebbe condividere con voi qualche riflessione e aggiungere alcuni consigli spero utili a rispondere alla fatidica domanda: “Perché i nostri figli non ascoltano?”

Cosa vogliamo ottenere dai nostri figli ogni volta che parliamo loro?

Si tratta di un primo quesito che, se in apparenza banale, in realtà è di centrale importanza. Ovvero la domanda che ogni genitore dovrebbe porsi è “qual è l’obiettivo del mio intervento quando i miei figli non ascoltano? Cosa voglio ottenere da loro?”. Certamente condivideremo il fatto che educare non voglia dire imporsi sui nostri figli e sottometterli al nostro volere, ma insegnare loro qualcosa, siano essi valori, regole, nozioni etc. Tutto ciò in realtà tenendo conto non dei nostri desideri come genitori, ma delle risorse e dei talenti che ciascun figlio in maniera unica possiede.

Esercizi utili per i genitori

1 – Creiamo un elenco delle qualità di nostro figlio.

Ritagliamoci un momento in cui siamo più tranquilli, sediamoci, chiudiamo magari gli occhi e stiamo in contatto con noi stessi, provando magari a rilassarci con la respirazione . Poi pensiamo a nostro figlio con benevolenza e proviamo a stilare un elenco delle sue doti; se possibile mettiamole per iscritto. Tale esercizio ci aiuta a cambiare prospettiva, a non avere sempre la lente di ingrandimento puntata su ciò che non va in nostro figlio, ma invece sulle sue qualità!

2 – Quali sono i valori e gli insegnamenti che vogliamo trasmettere a nostro figlio?

Il procedimento è il medesimo del punto precedente. Questo esercizio aiuta il genitore a capire su quali aspetti vale la pena insistere e puntare; spesso, infatti, ci facciamo prendere dalla stanchezza, dallo stress e tendiamo ad intervenire su tutto allo stesso livello, lamentandoci poi che i nostri figli non ascoltano!

Chiediamoci: di cosa ha bisogno nostro figlio in questo momento?

Piuttosto che lamentarci del fatto che i nostri figli non ascoltano, dopo aver cercato di capire cosa desideriamo trasmettere loro, chiediamoci quali sono i bisogni e i desideri dei nostri figli ora! Tutto ciò lo si può effettuare sempre prendendosi del tempo, tranquilli, provando a rilassarci e poi con una predisposizione d’animo benevola rispondiamo alla seguente domanda “Cosa serve a nostro figlio in questo momento? di cosa ha bisogno?”.

Quale stile educativo abbiamo coi nostri figli? Attenzione agli estremi!

Tale aspetto è importante per capire le varie cause per cui i nostri figli non ascoltano ed una potrebbe essere rintracciata proprio nella modalità educativa. È ormai risaputo che gli estremi funzionano poco, sia che si tratti di una eccessiva permissività, che porta il genitore ad accettare qualunque richiesta, sia che si tratti di troppa severità. Quest’ultima modalità, infatti, si basa su antiche concezioni di educazione che portavano i genitori a farsi rispettare incutendo paura, senso di colpa e usando in maniera massiccia le punizioni. Tutto ciò genera in nostro figlio uno stato psico-fisico di allerta costante, che non lo fa stare quasi mai sereno e calmo.

Siamo capaci di modificare il nostro stile educativo se sbagliato?

Per riuscire a modificare stile educativo dobbiamo compiere i seguenti step:

  • Cercare di capire qual è il nostro stile educativo; ogni volta che nostro figlio si comporta in modo per noi sbagliato cosa facciamo? Tendiamo più spesso a lasciar correre, a giustificarlo, a parlare a vuoto accorgendoci che lui non ci ascolta ma senza fare nulla, oppure lo sgridiamo subito, puniamo, minacciamo senza lasciargli spiegare nulla?
  • Chiediamoci poi: “perché noi educhiamo in questo modo? Forse c’è un collegamento con la nostra infanzia, con l’educazione che abbiamo ricevuto a nostra volta?” In tal senso valutiamo bene se l’approccio educativo che stiamo adottando va bene o se è meglio distanziarsene.
  • Se abbiamo rilevato che è opportuno cambiare, allora muoviamoci in tale direzione, dicendo a noi stessi che un conto era nostro padre che ci trattava in un certo modo da bambini, un conto siamo noi da adulti con nostro figlio.

 C’é coerenza tra il nostro stile e quello del coniuge?

E’ altrettanto utile capire se c’è coerenza di stili educativi tra noi e il nostro partner. Capita, infatti, spesso che ciascun genitore senza saperlo tratti in modo molto diverso il figlio a fronte di sue mancanze o ogni volta che non ascolta, generando in lui confusione da un lato e portandolo poi a comportarsi differentemente a seconda del genitore con cui si relaziona.

Se capiamo che c’è troppa differenza nella coppia proviamo a cercare una via di mezzo, tenendo conto che comunque va bene che uno dei due partner (meglio se il padre) sia più autorevole e meno affettivo!

Il modello educativo vincente sempre è quello basato sull’amore!

Quando parlo di amore intendo l’amore incondizionato che forse solo una mamma sa esattamente cosa sia; significa amare il proprio figlio sempre e comunque, aldilà di chi è, di chi diventerà, dei guai che combina o degli errori che commette.

Tale aspetto è di centrale importanza ed è vincente sempre, soprattutto quando i figli non ascoltano! Spesso, infatti, i nostri bimbi ci mettono alla prova e dopo aver combinato un guaio ci guardano e magari si avvicinano con gli occhi lucidi, dolci e ci chiedono “Mi perdoni?” “mamma mi vuoi ancora bene anche se mi sono comportato male?”

Poesia di San’Agostino sull’Amore

Vorrei, a conferma di quanto appena espresso, condividere con voi questa poesia di Sant’Agostino sull’Amore

Sia che tu taccia,

taci per amore.

Sia che tu parli,

parla per amore.

Sia che tu corregga,

correggi per amore.

Sia che tu perdoni,

perdona per amore.

Sant’Agostino

 

Qualche suggerimento sullo stile comunicativo quando i figli non ascoltano

Proviamo a parlare ai nostri figli in maniera sintetica e non prolissa!

Sarà capitato credo a moltissime mamme di perdersi in discorsi lunghissimi con i propri figli, per comunicar loro invece un concetto breve e semplice, lamentandoci poi che i nostri figli non ascoltano!!

Parliamo usando un tono calmo, deciso e diretto.

Molto spesso, purtroppo, soprattutto noi donne, ci perdiamo non solo in discorsi lunghi ma anche usando dei toni che vanno dal lamentoso all’arrabbiato a seconda dello stato emotivo del momento! Tutto ciò risulta spesso inefficace perché i nostri figli non ascoltano più, non prestano più attenzione a ciò che diciamo e staccano la spina!!

Evitiamo di parlare da una stanza all’altra!!

Tale punto sembra banale, ma io stessa ho verificato invece la sua efficacia comunicativa provando ad andare direttamente dai miei figli, guardarli in faccia e dire in modo sintetico ciò che desideravo facessero!! E’ uno dei rari casi in cui non ho detto: “i miei figli non ascoltano mai!”

Non diamo spiegazioni ai nostri figli quando chiediamo loro di effettuare un compito.

Anche tale aspetto sarà riconosciuto da molte mamme, che subito dopo aver rivolto una richiesta al figlio, spesso senza che quest’ultimo abbia proferito parola, iniziano a spiegargli nei dettagli il perché. Tutto ciò, purtroppo, non solo ci indebolisce come posizione di genitore, ma dà a nostro figlio la possibilità di ribattere e contestare ogni singolo punto, innescando un circolo crescente di tensione e nervosismo!

Parliamo con il cuore e non come dei robot meccanici senza emozione!

Tale aspetto è molto utile tutte le volte che i nostri figli non ascoltano, in quanto intensifica il legame con loro e li porta a volersi confrontare maggiormente con noi!! In tal senso sarà capitato a tante mamme di parlare tipo “disco” ripetendo mille volte le stesse frasi ma senza enfasi, emozione, proprio come un robot e lamentarsi poi che i figli non ascoltano!!

E infine qualche indicazione da seguire ogni volta che i figli non ascoltano!

Tenendo a mente tutti i consigli sopra esposti ritengo importante sottolineare qualche passaggio utile per disinnescare le liti coi figli conseguenti a numerosi tentativi messi in atto dal genitore per farsi ascoltare.

  • Entriamo in sintonia con nostro figlio ed empatizziamo con lui. Ciò è molto importante per far capire ai nostri figli che noi comprendiamo ciò che stanno vivendo e li sentiamo emotivamente.
  • Cerchiamo un contatto più fisico con nostro figlio mentre gli parliamo. È utilissimo in generale e soprattutto coi bimbi molto fisici; ciò aiuta a contenere nostro figlio quando è particolarmente attivato e a intensificare la relazione con lui!!
  • Restituiamogli ciò che abbiamo capito. Anche questa fase è molto utile perché ci aiuta a comprendere meglio nostro figlio, accogliendolo di più nelle sue emozioni, stati d’animo e difficoltà.
  • Cerchiamo assieme delle soluzioni. Tutto ciò può essere attuato se percepiamo che nostro figlio si è tranquillizzato ed è pronto ad ascoltarci; altrimenti non solo non ci ascolterà, ma alimenterà egli stesso il circolo del conflitto col genitore.

A volte può essere utile anche portare nostro figlio a riparare ad eventuali malefatte o comportamenti negativi attuati per poi riuscire a concentrarsi meglio sull’obiettivo comune.

In conclusione

Che ne pensate dunque? Anche i vostri figli non ascoltano?

Se desiderate confrontarvi con me su alcuni aspetti e/o su situazioni specifiche che state vivendo non esitate a contattarmi per telefono, via mail o prenotando 20 minuti di Skype gratuiti!!

A presto

Dott.ssa Sabrina Borraccia