Penso sia desiderio di molti genitori quello di crescere un figlio ottimista, capace di trasformare in positivo ciò che gli capita e di avere un’idea del mondo esterno piacevole! Purtroppo, però, a volte ci si confronta con bimbi lamentosi, con un approccio alla vita pessimista e negativo! Cosa fare in questi casi? Quali strategie mettere in atto per crescere, invece, un figlio ottimista? E’ ciò che cercherò di illustrarvi in questo articolo, proponendovi qualche intervento spero efficace coi vostri figli!
Per crescere un figlio ottimista è importante che questi sviluppi un modo di pensare positivo! Martin Seligman, importante psicologo statunitense, sostiene che chi sviluppa un pensiero ottimista attribuisce gli eventi negativi che gli capitano a fattori esterni, oppure a caratteristiche personali modificabili e li ritiene comunque temporanei. Tutto ciò se inizia a svilupparsi nel bambino dalla precoce età, lo renderà più capace di gestire gli eventi anche negativi e lo porterà ad essere positivo verso la vita! Ti consiglio la lettura di questo articolo per approfondire questi aspetti.
Qui di seguito ci soffermeremo su diversi interventi che possiamo attuare come genitori per crescere un figlio ottimista; alcuni saranno suggerimenti più legati alla famiglia e alle caratteristiche dei genitori, altri invece strategie più concrete da attuare con nostro figlio!
Molto spesso l’intervento su noi genitori risolve la maggior parte dei problemi presenti nei nostri bambini. Se vuoi approfondire questo concetto puoi andare a leggere l’articolo che ho scritto sulla risoluzione delle crisi coi figli. Noi genitori siamo lo specchio dei nostri figli, sia per quanto riguarda i comportamenti, ma anche i modi di pensare che sono tramandati nella famiglia senza che neppure ce ne si renda conto. Molto importante in tal senso è la figura della mamma come modello di riferimento che dovrebbe cercare di avere lei stessa un approccio alla vita ottimista e un pensiero con le caratteristiche sopra spiegate. Capiamo bene quanto sia difficile pensare di crescere un figlio ottimista se noi ci lamentiamo tutto il giorno e vediamo nero dappertutto! E’ altrettanto utile ridurre al minimo le critiche verso nostro figlio, soprattutto se riferite a suoi lati caratteriali: ciò indebolirà la sua autostima e favorirà un approccio negativo e insicuro al mondo esterno.
Penso che sia giusto fin dai primi ani di vita dei nostri figli trasmettere da un lato l’idea del mondo bella ed entusiasmante, tuttavia fatta a tratti di ostacoli stimolanti da affrontare e superare. Troppo spesso per paura di fare del male ai nostri figli li teniamo sotto una campana di vetro o ci sostituiamo a loro di fronte alla prima difficoltà. Tutto ciò oltre a dare un’idea sbagliata della vita non li aiuta a sopportare il minimo disagio, da cui il dramma dei giovani di oggi incapaci di tollerare la minima frustrazione!
Chi si lamenta spesso è perché non ha la mente orientata a trovare delle soluzioni a fronte dei problemi che si presentano! Il nostro cervello è plastico, modificabile, soprattutto nei primi anni di vita e dobbiamo aiutarlo ad aumentare di flessibilità ed elasticità. Un approccio ai problemi statico, rigido, non abituato a cercare delle soluzioni ai problemi che si presentano a seconda del contesto, delle proprie caratteristiche di personalità, impedirà una visione positiva alla vita. Tutto ciò può essere insegnato ai bambini sin da piccoli, imparando ovviamente prima ad attuarlo noi adulti. Insegniamo così a nostro figlio di fronte ad una qualunque difficoltà a rispondere alla seguente domanda: “Come posso risolvere questo problema?”.
Molto spesso di fronte ad eventi negativi che ci succedono si può avere la tendenza a deprimersi, scoraggiarsi e diventare pessimisti. Proviamo, invece, come sempre prima noi genitori se non lo abbiamo dentro, poi i nostri figli a cercare comunque il lato positivo in ciò che ci è capitato di brutto; tutto ciò può essere attuato provando a rispondere alla domanda: “Cosa c’è di positivo in questa cosa che ci è capitata?”. All’inizio, soprattutto se non siamo abituati sarà molto difficile questo esercizio; poi però se alleniamo la mente in questa direzione ci cambierà la vita! Quando i bimbi crescono, età scolare, li si può aiutare anche compilando la seguente tabella che favorisce un modo di pensare creativo.
EVENTO | COSA PENSO? | COSA PROVO? | POSSO PENSARE IN MODO DIVERSO? COSA C’E’ DI POSITIVO IN CIO’ CHE MI E’ SUCCESSO? | |
Volevo andare a vedere la Juventus a Torino ma il papà ha trovato gratuitamente da un amico dei biglietti per il Milan contro la capolista del campionato. | Sono proprio sfortunato!
Mi vanno tutte storte! |
Rabbia
Tristezza |
-Vado a vedere un nuovo Stadio di calcio;
– vedrò comunque una bella partita! – rivedrò il mio amico che non vedo da tanto; – avendo risparmiato sui biglietti papà mi porterà fuori a mangiare! |
Nostro figlio tifoso della Juventus ci chiede per il suo compleanno di andare a Torino a vedere la sua squadra del cuore; purtroppo il papà non riesce a trovare i biglietti, ma riceve gratuitamente i biglietti per andare a vedere a San Siro il Milan contro la prima squadra del campionato assieme ad un amico caro che non vede da tempo. Quando nostro figlio viene a sapere il tutto si dispera e piange: come aiutarlo? Proviamo assieme a rispondere alla domanda: ” Cosa c’è di positivo in questa cosa che ci è capitata?”.
Se vogliamo crescere un figlio ottimista dobbiamo aiutarlo a vedere prima di tutto il positivo di ciò che gli capita e non solo il negativo, tipico invece di chi si lamenta sempre! Possiamo farlo in modi diversi, a tutti voi la fantasia e creatività in tal senso. Un modo che vi propongo è quello di creare un tabellone divertente da fare in famiglia e appendere in un posto facilmente visibile a tutti, soprattutto a nostro figlio. Nel tabellone possiamo premiare nostro figlio con uno smile 🙂 ogni volta che sottolinea il positivo di ciò che gli capita; ogni 8 🙂 riceve un premio!
Si tratta di un altro bell’esercizio, che si può svolgere in realtà anche tutti assieme in famiglia, ciascuno però per conto proprio. L’idea è proprio quella di portare nostro figlio a focalizzare la propria attenzione su tutto ciò che di positivo è successo nella sua vita fin’ora, anche per allontanarlo invece dal negativo. Una volta effettuato l’elenco nostro figlio può da seduto rileggerlo e assaporare il benessere che sicuramente deriverà da tutto il bello che gli è capitato nella sua vita fino ad ora. Questo elenco lo si può tenere con sé e rileggerlo tutte le volte che la testa tende ad andare sui pensieri negativi e tristi!
L’atteggiamento che io propongo è quello di:
La pratica della gratitudine è molto potente, ci abitua a vivere la vita con un occhio positivo e di ringraziamento per ciò che ci è successo, allontanando il pensiero negativo, lamentoso e recriminatorio che a volte ci prende!!
Che ne pensate? Avete trovato qualche spunto interessante? Se desiderate un confronto o rivolgermi qualche curiosità non esitate a contattarmi via mail, per telefono o via Skype!
A presto!
Dott.ssa Sabrina Borraccia