Se anche i vostri bimbi mangiano le unghie non disperate, è un fenomeno molto comune! Tutto ciò se dura da poco tempo o avviene saltuariamente non crea particolari difficoltà; tuttavia, se aumenta di frequenza sino a diventare un fenomeno invasivo può rappresentare un problema sul piano psicologico ma anche fisico! Qui di seguito desidero prima di tutto parlarvi del perché i bimbi mangiano le unghie, perché è utile aiutarli a smettere e quali passi seguire affinché ciò possa avvenire con successo!
Il fenomeno del mangiarsi le unghie, detto anche ONICOFAGIA, è simile a quello del togliersi le pellicine dalle unghie o morsicarsi la felpa.
Se i bimbi mangiano le unghie è utile aiutarli per diverse ragioni.
Se i bimbi mangiano le unghie spesso nascondono uno stato di ansia sottostante e un bisogno di scaricare tale tensione in maniera aggressiva contro di sé. E’ per tanto utile rispondere come genitori alle seguenti domande:
Sulla base delle risposte alle domande appena illustrate è possibile iniziare ad avviare un primo livello di intervento su:
Prima di procedere con l’elenco delle strategie da seguire se i bimbi mangiano le unghie, è bene fare una premessa importante sia ai genitori ma anche ai bambini, che devono diventare consapevoli di avere una difficoltà e il perché questa persiste. Mangiare le unghie, come rosicchiare la felpa o strapparsi le unghie/pellicine è una ABITUDINE e un AUTOMATISMO: come guidare la bicicletta, la macchina, vestirsi, lavarsi i denti! Per tanto non serve a niente dire al bimbo “Non mangiarti le unghie” o punirlo perché si tratta di un riflesso condizionato radicato nel tempo; in tal caso lo umilieremmo e lo faremmo sentire sbagliato senza aiutarlo a capire come risolvere il problema!
E’ come se dovessimo mettere una lente di ingrandimento e osservare dove accade più di frequente che i bimbi mangiano le unghie, cosa stanno facendo e con chi sono. Può essere di aiuto l’uso di un diario che i genitori magari separatamente compilano per confrontarsi poi tra di loro e restituire in maniera semplice al figlio quanto compreso.
Qui sotto vi riporto un esempio di diario che potete utilizzare e compilare in questa prima fase (troverete un primo esempio riportato da me).
QUANDO MANGIA LE UNGHIE |
DOVE SI TROVA |
CON CHI E’? |
Verso le 19 prima di mangiare | Davanti alla TV | Da solo |
Dopo aver inquadrato il problema è utile, innanzitutto, farci aiutare da alcuni artifici quando i bimbi mangiano le unghie. In questo caso, come nelle fasi successive, non vi è un percorso preconfezionato giusto o sbagliato, ma si può fare affidamento alla nostra fantasia e creatività. Possono essere di aiuto ad esempio dei cerotti da mettere attorno alle dita, oppure dei guanti leggeri o dei copri dita in lattice. Scegliamo assieme a nostro figlio ciò che preferiamo e iniziamo ad usarlo!
L’idea di base è occupare le mani per sostituire il vizio del mangiarsi le unghie. Proviamo a pensare a qualcosa che possiamo attuare sia in casa ma anche all’esterno: se, infatti, il problema principale lo avessimo a scuola è utile che nostro figlio sia in grado di servirsene anche lì. Chiediamoci quindi: “COME CI PIACEREBBE TENERE OCCUPATE LE MANI?”. Prendiamo un foglio, creiamo un elenco di piccole attività che potremmo effettuare come stringere una pallina anti-stress, trovare una pietra magica da tenere in mano o un filo di lana da arrotolare e scegliamo la preferita.
L’attività motoria è fondamentale nell’essere umano e quindi anche nel bambino: maggiore è il movimento minore sarà la tensione accumulata e il livello di aggressività diretta all’esterno o contro se stessi (esempio mangiarsi le unghie). Anche in questo caso proviamo assieme a nostro figlio a pensare a diverse attività che potrebbe effettuare, alcune da solo, altre con amici, altre ancora coi genitori da distribuire in settimana. Qui di seguito un piccolo elenco che potrete, però, ampliare e modificare a seconda dei vostri gusti:
Se i bimbi mangiano le unghie significa che non riescono ad accettare bene alcune emozioni che vivono e ad esprimerle adeguatamente. Talvolta dietro questo gesto si nasconde la tristezza, altre volte la noia, la rabbia o la vergogna. Nostro figlio deve così imparare a capire tali aspetti, facendo un’analisi dettagliata di cosa gli succede. Uno strumento utile è il diario, diviso in colonne diverse che aiuta a comprendere a fondo il problema. All’inizio nostro figlio dovrà compilare aiutato da noi le prime 4 colonne, poi dopo un periodo di osservazione anche la quinta! Qui di seguito un esempio concreto da seguire.
SITUAZIONE VISSUTA | COSA PENSO | COSA PROVO EMOTIVAMENTE | COME REAGISCO? COSA FACCIO? | COSA POTREI FARE DI DIVERSO? |
Sono a scuola, la maestra mentre spiega si ferma e mi chiede di ripetere che cosa ha detto. Io non so risponderle e lei mi sgrida davanti a tutti | Sono proprio incapace | Tristezza e tanta rabbia contro di me e la maestra | Mangio le unghie | -Potrei pensare che non sono incapace ma un po’ distratto e dovrei lavorare su questa cosa;
– prendo in mano la mia pallina antistress e la schiaccio finché non mi sento meglio. |
Così facendo nostro figlio imparerà a riconoscere ciò che gli sta succedendo e ad esprimerlo in maniera più adeguata!
Oltre ad aumentare il movimento ed esprimere diversamente le proprie frustrazioni così da intervenire se i bimbi mangiano le unghie, si possono imparare anche dei metodi per rilassarsi! Ve ne sono di moltissimi tipi, molti dei quali è possibile anche effettuare insieme mamma-bambino. In altri articoli che ho scritto ho illustrato l’importanza di imparare a prendere contatto col proprio respiro per ridurlo di intensità quando siamo agitati, imparare ad ascoltare il proprio corpo e la tecnica dell’abbraccio della farfalla
Questa è la vera sfida, mettere in pratica step by step, vedere come procede, capire se ci sono delle difficoltà, come superarle insieme con mamma e papà sino a riuscire a risolvere il problema del mangiarsi le unghie. Idealmente quindi, dopo aver compreso osservando che caratteristiche ha il fenomeno dell’onicofagia, nostro figlio da subito metterà delle protezioni che lo aiutano a non mangiarsi le unghie e porterà con se sempre un oggetto su cui scaricherà la tensione. Poi aumenterà il movimento scaricando maggiormente le tensioni che accumula e imparerà anche a riconoscere quali sono le emozioni che innescano il mangiarsi le unghie. Infine, apprendendo anche metodi di rilassamento imparerà a gestire diversamente ciò che sente sostituendo il mangiarsi le unghie con qualcosa di più appropriato!
E’ molto utile durante la sperimentazione e l’acquisizione di questo metodo utilizzare dei piccoli rinforzi che stimoleranno nostro figlio ad imparare un modo nuovo di gestire la propria ansia e irritazione. E’ possibile creare con il bimbo un tabellone a punti che può essere pensato in maniera creativa; ad esempio possiamo pensare che ogni volta che nostro figlio acquisisce uno step e lo mette in atto la prima volta gli diamo un piccolissimo regalino (anche caramella, cioccolatino) e anche 1 punto. Se lo step riesce a mantenerlo per un giorno intero 3 punti, per 2 giorni consecutivi 6 punti, sino ad arrivare alla settimana. Quando unisce 2 step insieme bonus speciale di 10 punti e così via. Sarete voi a scegliere ogni quanti punti dare un premio. In questo contesto non devono esserci le punizioni perché inutili e umilianti per quanto ho spiegato all’inizio.
Succederà ovviamente che ci siano piccole o grandi ricadute, fallimenti nei vari step o anche dopo un po’ di tempo. Se ciò accade e i bimbi mangiano le unghie nuovamente è normale; l’importante è sempre non colpevolizzare nostro figlio ma cercare sempre di capire cosa gli è successo e dove si è perso, aiutandolo a ritrovare la giusta strada!!
Che ne pensate? Avete trovato interessante e utile ciò che avete letto? Se avete voglia di confrontarvi con me o pormi qualche domanda non esitate a contattarmi per telefono, via mail o via Skype!
A presto!
Dott.ssa Sabrina Borraccia